Elenco dei controlli effettuati tramite prove non distruttive
Controlli con prove a strappo e di estrazione:
PROVA PULL-OFF

Indagine che permette la misurazione della resistenza alla trazione del materiale esaminato. Questo tipo di controlli può essere utilizzato per verificare la resistenza di adesione tra un insieme di più materiali. La prova Pull-Off risulta essere quindi molto adatta alla verifica del valore di adesione di intonaci e malte sulla muratura.
Il test di controllo, definito anche prova di adesione a strappo, si struttura nelle seguenti fasi:
- con l’ausilio di specifiche resine bicomponenti si fissa sulla superfice di indagine un elemento di alluminio di forma circolare;
- si procede quindi ad isolare l’area sottoposta ad ispezione con un carotiere dedicato di diametro di 50 millimetri;
- infine segue lo strappo del elemento in alluminio tramite uno specifico estrattore che ne verifica la resistenza alla trazione.
PROVA PULL-OUT

Controllo che analizza le caratteristiche meccaniche del calcestruzzo mediante l’inserimento e l’estrazione di inserti metallici. La prova misura la forza necessaria ad estrarre l’ancorante metallico dall’alloggiamento in calcestruzzo e quindi la resistenza media alla compressione della struttura.
Per questo motivo un altro nome usato per questi test è prove di estrazione.
Un’unità di pressurizzazione manuale, completa di manometro, aziona un martinetto oleodinamico collegato all’inserto di metallo rendendo possibile l’esecuzione delle prove. Il valore registrato nei controlli viene quindi analizzato tramite curve di taratura o correlazione per determinare i parametri di resistenza del calcestruzzo. Per aumentare la precisione dei risultati e ottenere un’analisi completa si incrocia l’esito della prova con altri metodi di indagine non distruttivi.
PROVA PENETROMETRICA

Le indagini con questo metodo di controllo si basano sulla misurazione della penetrazione di una sonda in lega di acciaio nel calcestruzzo. Questo strumento viene infisso nel calcestruzzo e gli viene applicato un quantitativo di forza, la sua profondità di penetrazione viene quindi messa in relazione con la resistenza a compressione del calcestruzzo stesso.
Gli elementi che compongono il sistema usato per le prove penetrometriche sono:
- una speciale pistola,
- delle sonde in lega di acciaio,
- un dispositivo di forma triangolare che serve al controllo della distanza minima tra le sonde,
- un dispositivo di misura digitale che fornisce la durezza dell’inerte misurata nella scala di Mohs.
La stima della resistenza a compressione dei calcestruzzi in situ con i controlli penetrometrici è fortemente influenzata dalla durezza degli inerti contenuti all’interno della pasta di cemento. Le incertezze nella stima della resistenza in situ aumentano perciò all’aumentare del numero di classi di durezza presenti nei conglomerati cementizi indagati. (Vedi anche Prova Penetrometrica Su Muratura).
INDAGINE ULTRASONICA

I controlli ultrasonici analizzano le caratteristiche elastiche e meccaniche dei materiali e degli oggetti. Il metodo di prova consiste nel misurare la velocità di propagazione di onde elastiche di compressione opportunamente immesse nell’elemento da indagare.
La sonda emettitrice produce degli impulsi ultrasonici con frequenza prestabilita e la sonda ricevente li capta dopo che tali impulsi hanno attraversato il materiale da controllare. Il rapporto tra la distanza dei punti di trasmissione e di ricezione e il tempo impiegato per il transito fornisce la velocità. Il risultato che ne deriva dipende dalla compattezza del materiale attraversato, inoltre risulta essere positivamente influenzato dalla presenza di umidità e di armature metalliche.
PROVA SCLEROMETRICA

Controlli che valutano la probabile resistenza a compressione del calcestruzzo in opera. L’analisi calcola il coefficiente di resistenza tramite la durezza d’urto fornita dalle battute sclerometriche.
La prova si esegue posizionando lo strumento a contatto con la superficie in direzione perpendicolare e misurando i valori dei rimbalzi di un cursore d’acciaio spinto con forza contro tale superficie. Una molla graduata ed il relativo ago forniscono quindi indicazioni dell’indice di rimbalzo su una scala graduata.
Le proprietà dello strato superficiale del materiale oggetto di controllo influenzano fortemente i valori registrati sull’indice sclerometrico, questa può essere perciò considerata una metodologia di indagine superficiale da integrare con ulteriori controlli.
METODO SONREB
La metodologia di controlli SONREB è un metodo di indagine combinato SONIC + REBOUND che si effettua sul calcestruzzo.
L’analisi tecnica calcola l’indice di resistenza del calcestruzzo in correlazione:
- alla velocità media di propagazione degli ultrasuoni V,
- all’indice medio di rimbalzo S.

Questo tipo di controlli permette perciò di incrociare e migliorare i dati analitici ottenuti dalle prove sclerometriche e ultrasoniche.
Le misure vengono quindi inquadrate in un grafico di correlazione costituito da famiglie di curve di isoresistenza. Una volta effettuata la calibrazione della formula di correlazione, è possibile ottenere stime precise sulla resistenza del calcestruzzo in ogni suo punto dall’esclusiva conoscenza dei valori V e S.